L'Argentera - cime sud e nord
La mappa |
L'Argentera visto dal Chiotas |
Argentera visto dalla cima di Rogue |
Argentera salendo al rifugio Bozano |
Argentera visto dal Cougourda |
Argentera - cima nord vista dalla sud |
Argentera vista dal Prefouns |
Argentera - cima nord vista dalla sud |
Argentera - cima sud - panorama vs. Antibes |
Argentera - panorama da cima sud |
Argentera - cima sud |
Il Corno Stella visto dalla cima sud |
Argentera dai laghi di Fremamorta |
la via normale all'Argentera |
la via normale all'Argentera |
La punta Nord vista dal colletto Coolidge |
Lungo lo sperone Campia |
Lungo lo sperone Campia |
Lungo lo sperone Campia |
La Saxifraga in fiore |
Altopiano del Baus visto dal lago del Chiotas |
Altopiano del Baus |
Il rifugio bozano visto dall'Argentera |
Il sentiero che risale verso il rifugio Bozano |
Argentera salendo al rif. Remondino |
Alba sull'Argentera |
Cima nord dell'Argentera |
Un incontro lungo la cengia |
Un incontro lungo la cengia |
Il versante nord del massiccio dell'Argentera |
Lago del Chiotas dalla cima nord dell'Argentera |
L'Argentera
Il massiccio con i suoi 3297 metri della cima sud rappresenta la maggiore vetta delle Alpi Marittime. Sui suoi lati si aprono profondi solchi: ad ovest il vallone della casa, a nord ovest il vallone di Louroussa e ad est il vallone della Rovina. L'Argentera si dirama ad ovest con due contrafforti: il primo si stacca dalla cima Genova ed è detto della Madre di Dio, dal nome della sua ultima elevazione, il secondo si stacca dalla punta del Gelas di Lourousa e forma l'imponente complesso roccioso del Corno Stella e della Catena delle Guide. Il massiccio è costituito da una particolare varietà di silicato con inclusioni di quarzo che per grandezza della massa presente può essere comparato solo al massiccio del Monte Bianco. La roccia è articolata presentando tuttavia caratteristiche lastronate, assai compatte e levigate. Anche se non vi sono veri e propri ghiacciai, si nota la presenza di nevai pressoché perenni: di particolare rilievo il nevaio ai piedi della parete suo ovest della cima sud e il famoso canalone di Lourousa. L'ambiente è ovunque severo e decisamente alpino. In basso predomina sovrano il larice mentre in alto la vegetazione è piuttosto rada anche se sulla Punta Stella, lato del vallone di Lourousa, si arrampicano i larici ad una quota che risulta la più alta d'Europa. Si può affermare che su queste pareti sia stata scritta la storia alpinistica delle Alpi Marittime a partire dal reverendo Coolidge al Conte di Cessole, alle guide Plent e Ghigo. (da Alpi Marittime II - CAI - Montagna/Montaldo/Salesi)
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