I laghi alpini

 

Lago della Rovina

 

Lago del Brocan

 

Lago del Chiotas

 

Lago del Vei del Bouc

 

Lago del Cougourda

 

Lago del Questa

 

Laghi del Questa e del Claus

 

Lago del Questa

 

Lago del Claus

 

Lac Nègre

 

Laghi di Tavels

 

Laghi di Tavels

 

Lac Nègre

 

Lagi di Valscura

 

Lago di Valscura

 

Lago di San Bernolfo

 

Laghi della vacca

 

Laghi di Gorgion lungo

 

Lago d'Aver

 

I laghi alpini

 

Sono oltre ottanta i laghi delle alpi marittime, alcuni incastonati nelle rocce, altri lambiti alle praterie. Ognuno di questi specchi d'acqua, in cui si riflettono le cime circostanti, ha un suo fascino, una sua peculiarità per forma, dimensione, colore. Ce ne sono di piccolissimi e perduti, come quelli della Maledia, e di profondi e pescosi, come quelli della Valmasca. Ce ne sono, naturalmente di artificiali: alcuni recenti come il bacino del Chiotas, altri appartenenti all'inizio del secolo come quello delle Mesches terminato nel 1914.

Di alcuni si tramandano affascinanti leggende, come quella legata al Lago del Vei del Bouc, sopra San Giacomo di Entracque.

Non può sfuggire l'origine glaciale comune alla maggior parte dei laghi. I ghiacciai delle Marittime, che nel corso delle glaciazioni ebbero un ruolo fondamentale nel modellamento del territorio e che oggi rischiano per i mutamenti del clima di scomparire sono i più meridionali dell'arco alpino e oggi sono rappresentato solo più dal ghiacciaio del Clapier e dal ghiacciaio della Maledia.

L'azione morfologica nel quaternario, con la creazione di numerose conche solitamente di non grande profondità, ha infatti prodotto una miriade di piccoli laghi spesso raggruppati, in circolo o in sequenza, lunghi o tondeggianti.

(da Alpi Marittime I - CAI - Montagna/Montaldo/Salesi)

 

 

 

         

 

 

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